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Palio dell’Assunta, Siena

Il Palio dell’Assunta, che si corre ogni anno il 16 agosto, è molto più di una semplice corsa di cavalli. È il cuore pulsante della tradizione senese, una celebrazione che unisce fede, identità cittadina e spettacolo in una cornice unica al mondo: Piazza del Campo. Dedicato all’Assunzione di Maria Vergine, questo Palio è una manifestazione di devozione collettiva, passione popolare e competizione accesa tra le contrade.

Origini storiche del Palio dell’Assunta

Il Palio dell’Assunta ha origini antichissime che si fondono con la storia stessa di Siena. La sua istituzione ufficiale risale al 1701, quando fu deciso di dedicare una corsa solenne alla Madonna Assunta, proclamata protettrice della città dopo la vittoria nella Battaglia di Montaperti del 1260.

Tuttavia, le prime forme di corse equestri in città risalgono al Medioevo, sotto forma di gare a cavallo e giochi pubblici. Il Palio d’agosto, come lo conosciamo oggi, è l’evoluzione di queste antiche tradizioni, profondamente radicate nella devozione mariana e nell’identità senese.

Quando si celebra e cosa rappresenta

La corsa si svolge il 16 agosto, il giorno successivo alla solennità dell’Assunzione della Vergine Maria. L’intera città vive un clima di intensa partecipazione, che inizia già diverse settimane prima della data ufficiale.

Il Palio rappresenta:

  • Un atto di fede verso la Madonna Assunta.
  • Un’espressione di orgoglio civico e identità comunitaria.
  • Una competizione storica e simbolica tra le diciassette contrade di Siena.
  • Un momento di unità e tradizione che coinvolge tutte le generazioni.

Per molti senesi, il Palio è un evento sacro, al pari delle più importanti feste religiose.

Preparativi e riti che precedono la corsa

Il Palio dell’Assunta è preceduto da numerose cerimonie e fasi preparatorie, ciascuna carica di significato simbolico e rituale:

  • La tratta: assegnazione dei cavalli alle contrade, tramite sorteggio pubblico.
  • Le prove: sei corse di prova nei giorni precedenti, inclusa la “Prova Generale” e la “Provaccia”.
  • La benedizione del cavallo: si svolge in ogni oratorio di contrada, in un rito solenne e suggestivo.
  • Il corteo storico: sfilata medievale con oltre 600 figuranti in costume che attraversa le strade della città fino a Piazza del Campo.

Ogni momento è vissuto con emozione, preghiera e preparazione spirituale.

Come si svolge la corsa

La corsa del Palio è breve ma intensissima. Dieci contrade corrono per conquistare il Drappellone, lo stendardo dipinto che ogni anno cambia autore e tema artistico.

Le fasi principali della corsa includono:

  • L’ingresso dei cavalli e fantini nella piazza.
  • La mossa, ovvero l’allineamento ai canapi: un momento spesso molto teso.
  • Tre giri di corsa lungo il perimetro interno della piazza, coperto di tufo.
  • La vittoria assegnata al primo cavallo che taglia il traguardo, con o senza fantino.

Il Palio è vinto non solo dalla forza del cavallo, ma anche dalla strategia, dal coraggio e dal cuore della contrada.

Il significato religioso e spirituale

Essendo dedicato all’Assunzione della Vergine, il Palio di agosto ha una forte componente spirituale. La Madonna è invocata come protettrice della città, e la corsa rappresenta una forma di voto e di affidamento collettivo.

Durante il Palio si rinnovano valori come:

  • La fede come collante della comunità.
  • La devozione vissuta nella quotidianità e nelle celebrazioni.
  • La tradizione come strumento di trasmissione intergenerazionale.
  • L’unità cittadina, anche nel confronto tra contrade rivali.

L’aspetto sacro si riflette anche nella solenne messa dell’Assunta celebrata nella Cattedrale, a cui partecipano autorità e rappresentanti delle contrade.

Le contrade in gara

Delle diciassette contrade senesi, solo dieci corrono in ogni edizione del Palio: sette vi partecipano di diritto perché escluse dalla corsa precedente, mentre tre vengono estratte a sorte.

Ecco alcune tra le contrade storiche:

  • Oca (bianco-verde)
  • Civetta (nero e bianco)
  • Pantera (rosso-blu)
  • Selva (verde-arancio)
  • Nicchio (blu)
  • Tartuca (giallo e celeste)
  • Aquila (nero-azzurro)
  • Leocorno (bianco-arancio)
  • Giraffa (bianco-rosso)
  • Lupa (bianco-nero)

Ogni contrada ha i propri stemmi, colori, canti, costumi, musei e rivalità, spesso tramandate da secoli.

Curiosità sul Palio dell’Assunta

Il Palio è un evento ricco di misteri, leggende e aneddoti. Alcuni aspetti curiosi:

  • Il cavallo può vincere anche senza fantino, purché completi i tre giri.
  • Il Drappellone, lo stendardo-premio, è sempre dipinto da un artista, a volte anche internazionale.
  • Alcune contrade non vincono da decenni, creando un’aura di attesa e superstizione.
  • Gli accordi segreti tra contrade (le cosiddette “partite”) sono parte integrante della strategia di gara.

Tutti questi elementi contribuiscono a rendere il Palio dell’Assunta uno spettacolo umano, sacro e teatrale al tempo stesso.

Conclusione

Il Palio dell’Assunta non è solo la corsa più celebre d’Italia, ma un rito collettivo che racconta la storia, la fede e l’anima di Siena. È una celebrazione che va oltre il folklore e lo sport, toccando corde profonde di appartenenza, spiritualità e memoria condivisa. Chi assiste al Palio, o lo vive da contradaiolo, porta con sé un’esperienza unica, che non si dimentica.

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