La Città della Scienza di Napoli è uno dei poli più rappresentativi d’Italia per la divulgazione scientifica e tecnologica. Situata nell’area di Bagnoli, sulla costa occidentale della città, sorge dove un tempo si trovava lo stabilimento siderurgico dell’Italsider, simbolo della Napoli industriale. Oggi questo spazio riconvertito è un punto di riferimento per famiglie, studenti, scuole e ricercatori, grazie a un’offerta educativa e culturale che unisce scienza, tecnologia, innovazione e cittadinanza attiva.
È molto più di un museo: è un ecosistema dove conoscenza e sviluppo sostenibile si incontrano. Rappresenta una realtà in continua evoluzione, capace di coinvolgere generazioni diverse e creare connessioni tra saperi, professioni e comunità locali.
Storia e missione
Il progetto nacque nel 1996 grazie alla Fondazione IDIS, con l’obiettivo di avvicinare la scienza alla società, abbattendo le barriere tra mondo accademico e pubblico generale. Sin dall’inizio, la missione è stata quella di rendere accessibili i temi della ricerca scientifica, promuovendo allo stesso tempo una cultura dell’innovazione e della responsabilità ambientale.
Dopo l’incendio doloso del 2013 che distrusse gran parte della struttura originaria, la Città della Scienza è stata ricostruita con l’aiuto di istituzioni, volontari e cittadini. Oggi è un simbolo di resilienza per la città e di come la cultura possa rinascere dalle ceneri.
Cosa offre: musei, esperienze e spazi educativi
La struttura è composta da diverse sezioni, ciascuna con un’identità ben definita. Il percorso del visitatore è pensato per essere interattivo, esperienziale e stimolante. I contenuti vengono presentati in modo coinvolgente, anche per chi non ha una preparazione scientifica specifica.
Tra le principali attrazioni:
- Corporea, il museo interattivo del corpo umano, con percorsi tematici che spaziano dalla genetica alla neurologia, attraverso exhibit digitali e simulazioni immersive.
- Il Planetario 3D, uno dei più moderni d’Italia, con proiezioni astronomiche spettacolari che accompagnano i visitatori in un viaggio tra pianeti, stelle e galassie.
- Science Centre, un percorso permanente che propone esperimenti, giochi scientifici, modelli interattivi e percorsi sulla sostenibilità, l’ambiente, l’energia, l’ottica e l’informatica.
- Insetti & Co., una mostra viva che ospita rettili, insetti tropicali e animali esotici per educare alla biodiversità e al rispetto della vita.
- Officina dei piccoli, spazio dedicato ai bambini da 3 a 6 anni, con giochi educativi e laboratori manuali.
Oltre agli spazi espositivi, vengono organizzati costantemente eventi, laboratori didattici, mostre temporanee e conferenze tematiche. Il centro è anche sede di iniziative internazionali, progetti Erasmus+, programmi scientifici per le scuole e attività di orientamento professionale.
Quando si svolge il principale evento: Futuro Remoto
Il grande evento annuale della Città della Scienza è Futuro Remoto, un festival dedicato alla scienza, all’innovazione e alla cultura tecnologica. Nato nel 1987, è oggi uno dei più longevi e importanti festival della scienza in Europa.
La manifestazione si svolge generalmente nel mese di ottobre o novembre e coinvolge, oltre alla Città della Scienza, anche università, enti di ricerca, startup, istituzioni pubbliche e scuole provenienti da tutta Italia. Le date cambiano ogni anno, ma il format resta costante: quattro giorni di talk, laboratori, mostre, esperimenti, spettacoli e incontri aperti al pubblico.
Il festival è pensato per tutte le età e promuove la partecipazione attiva. Gli stand e gli eventi sono organizzati per rendere protagonisti i visitatori, che possono interagire con scienziati, maker, comunicatori, artisti e innovatori.
Un centro per l’educazione, l’impresa e l’innovazione
Oltre alla funzione museale, la Città della Scienza svolge un ruolo fondamentale nel panorama dell’innovazione meridionale. È sede di:
- incubatori e acceleratori di impresa,
- corsi di formazione professionale,
- spazi per la sperimentazione e l’autoimprenditorialità giovanile,
- attività per lo sviluppo delle competenze digitali e STEM.
Attraverso collaborazioni con università, enti europei e istituzioni locali, promuove progetti di trasferimento tecnologico e di innovazione sociale. È anche parte attiva nel network europeo dei centri scientifici, grazie a partenariati internazionali e progetti Horizon.
Inoltre, è un modello di rigenerazione urbana basato sulla cultura e sull’inclusione, offrendo anche alle periferie urbane una concreta occasione di riscatto attraverso la scienza e l’educazione.
Perché visitarla: un’esperienza per tutti
La Città della Scienza è pensata per una platea ampia e diversificata:
- le famiglie possono trascorrere una giornata educativa ma anche divertente, grazie alle tante attività interattive;
- le scuole trovano percorsi formativi dedicati, che vanno dalla scuola dell’infanzia alla secondaria;
- gli studenti universitari e i giovani professionisti possono partecipare a corsi, stage e seminari;
- i turisti hanno la possibilità di scoprire un volto innovativo di Napoli, al di là del patrimonio storico e artistico.
È anche accessibile ai visitatori con disabilità, con percorsi facilitati, personale formato e materiali inclusivi.
Conclusione
La Città della Scienza è un ponte tra passato industriale e futuro sostenibile. È uno spazio vivo, dove le idee prendono forma, la conoscenza si fa esperienza e la scienza diventa parte del quotidiano. Visitandola, si entra in un mondo in cui la curiosità è il primo passo verso l’innovazione e dove Napoli mostra la sua anima più creativa, aperta e internazionale.