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Vita di San Nicola di Bari

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San Nicola di Bari, conosciuto anche come San Nicola di Myra, è uno dei santi più venerati del cristianesimo, patrono di Bari, dei bambini, dei marinai, dei viaggiatori, dei poveri e dei prigionieri. Vissuto tra il III e il IV secolo, fu vescovo in Asia Minore (attuale Turchia) e divenne celebre già in vita per la sua carità, la sua giustizia e i suoi miracoli.

Il suo culto è tra i più antichi e diffusi nella Chiesa, sia in Oriente che in Occidente. La sua figura è stata fonte di ispirazione per la leggenda di Santa Claus, da cui deriva la moderna figura di Babbo Natale. Ma San Nicola è soprattutto un santo della carità attiva, vicino ai più deboli, ai bambini e ai popoli del mare.

Origini e vocazione episcopale

Nicola nacque intorno al 270 d.C. a Patara, nella regione della Licia (oggi Turchia sud-occidentale), da una famiglia benestante e profondamente cristiana. Secondo la tradizione, manifestò sin dall’infanzia una devozione particolare, rifiutando il latte materno nei giorni di digiuno liturgico, e trascorrendo molto tempo nella preghiera.

Rimasto orfano in giovane età, ereditò un grande patrimonio, che decise di donare interamente ai poveri, scegliendo una vita di ascesi, studio e carità. Ordinato sacerdote, si trasferì a Myra, dove fu acclamato vescovo dalla comunità cristiana, secondo un’antica usanza che riconosceva la santità dalla voce del popolo.

Vescovo di Myra e difensore della fede

Durante l’episcopato, Nicola si distinse per:

  • la carità verso poveri, orfani e fanciulli,
  • l’attenzione per i diritti degli innocenti,
  • l’intervento coraggioso contro le ingiustizie sociali e politiche.

Durante le persecuzioni di Diocleziano, fu arrestato e imprigionato, ma non rinnegò mai la fede. Dopo l’editto di Costantino, poté tornare a guidare la sua diocesi e partecipò probabilmente al Concilio di Nicea nel 325, dove difese la divinità di Cristo contro l’eresia ariana.

Nicola fu anche abile mediatore tra cittadini e autorità, contribuendo alla pacificazione della regione e consolando il popolo nelle carestie, epidemie e calamità naturali.

Miracoli e leggende popolari

Il culto di San Nicola è ricchissimo di miracoli e racconti popolari, molti dei quali simbolici ma profondamente radicati nella tradizione cristiana. I più famosi includono:

  • Le tre fanciulle salvate dalla prostituzione: un padre povero voleva vendere le figlie per disperazione. Nicola, di nascosto, gettò tre sacche di monete nella casa, salvandole dal degrado e permettendo loro di sposarsi.
  • La risurrezione dei tre bambini uccisi da un oste: secondo la leggenda, Nicola li riportò in vita con la preghiera, facendo di lui patrono dei bambini e degli innocenti.
  • L’intervento per i marinai in tempesta: invocato durante un naufragio, apparve miracolosamente per salvare l’equipaggio, diventando così patrono dei marinai e della gente di mare.
  • Liberazione di tre ufficiali innocenti: Nicola apparve in sogno all’imperatore Costantino, chiedendo la scarcerazione di tre soldati condannati ingiustamente.

Questi racconti, pur spesso leggendari, testimoniano la percezione popolare di un vescovo vicino al popolo, protettore dei deboli e annunciatore della giustizia divina.

Morte e traslazione delle reliquie a Bari

San Nicola morì intorno al 6 dicembre 343 d.C., giorno in cui ancora oggi si celebra la sua memoria liturgica. Fu sepolto a Myra, e la sua tomba divenne meta di pellegrinaggi ininterrotti per secoli.

Nel 1087, temendo che le sue reliquie cadessero in mani musulmane, alcuni marinai baresi le trafugarono e le portarono a Bari, dove fu costruita in suo onore la maestosa Basilica di San Nicola, che ancora oggi custodisce le sue spoglie.

Da allora, Bari divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio dell’Europa medievale, visitata da cattolici, ortodossi e pellegrini di ogni parte del mondo.

Il culto di San Nicola nel mondo

San Nicola è uno dei santi più venerati al mondo, celebrato con particolare fervore in:

  • Italia, soprattutto a Bari e nel Sud,
  • Russia, dove è secondo solo alla Vergine Maria come popolarità,
  • Grecia e Balcani, dove è considerato protettore delle famiglie e dei viaggiatori,
  • Paesi scandinavi e anglosassoni, dove la sua figura si è evoluta in quella di Santa Claus o Babbo Natale, portatore di doni ai bambini nel periodo natalizio.

Il culto di San Nicola è un ponte tra Oriente e Occidente, tra le diverse confessioni cristiane e tra le culture popolari, grazie alla sua umanità, carità e protezione amorevole.

Attualità della sua figura

San Nicola è attuale più che mai, perché:

  • ci ricorda la necessità di difendere i deboli e i piccoli,
  • insegna la carità silenziosa e concreta,
  • mostra come la santità si costruisca nell’azione quotidiana,
  • è simbolo di unità tra le Chiese, speranza per l’ecumenismo.

Il suo messaggio parla ai genitori, ai bambini, ai poveri, ai marinai, ai perseguitati, ma anche a ogni cristiano che desidera vivere il Vangelo con generosità e giustizia.

Conclusione
San Nicola di Bari è molto più di una figura leggendaria: è un santo storico e universale, che ha vissuto la carità in modo radicale, difeso gli innocenti, servito i poveri e protetto gli ultimi. La sua vita, la sua morte e i miracoli attribuiti alla sua intercessione continuano a ispirare generazioni di fedeli nel mondo intero, come testimone della bontà di Dio che si fa prossimità.

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